
Si tratta di un fenomeno nato nel nord Europa che si sta espandendo anche nel nostro Paese, che punta al consumo collaborativo ed alla divisione dei costi. Sono dei veri complessi abitativi che comprendono non solo abitazioni private ma anche spazi comuni di condivisione, aree verdi, asili nido, spazi lavanderia. L’obiettivo è quello di vivere secondo uno stile di vita qualitativo, puntando alla promozione dell’architettura green e alla realizzazione di progetti a basso impatto ed energicamente efficienti. Il complesso prevede la progettazione partecipata di chi vivrà i luoghi, i cohouser, sotto ogni punto di vista, da quello umano a quello architettonico.
Negli ultimi anni il nostro Paese si è mostrato sempre più interessato a questo stile di “abitazione” e sopratutto a questo modo di abitare e vivere, infatti sono oltre 23.000 le adesioni al sito www.cohousing.it. Sono persone accomunate dall’idea di vita in collettività alla ricerca di soluzioni sperimentate.
Oltre all’organizzazione della quotidianità il fulcro di ogni progetto di cohousing riguarda i criteri di costruzione orientati alla sostenibilità ambientale e a quella economica e sociale, ormai punti fondamentali per il tessuto delle nostre città.
Ecco qualche realizzazione!
Urban Village Bovisa – Milano
Terracielo – Rodano (MI)
Smartup – Bolzano
fonti: